Monitoraggio ambulatoriale nelle 24 ore della pressione arteriosa (ABPM) nei pazienti con CKD

Abstract

Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa nelle 24 h (AMPM) ha assunto una crescente rilevanza clinica negli ultimi anni non solo riguardo alla popolazione generale affetta da ipertensione arteriosa, ma soprattutto nei riguardi di soggetti a elevato rischio cardiovascolare ,come i nefropatici cronici in trattamento conservativo.

Un marker fondamentale di aumentato rischio cardiovascolare in questi pazienti è rappresentato dall’assenza del calo pressorio notturno (dipping) o addirittura dall’inversione del rapporto sonno- veglia (reverse dipping), documentabili ovviamente con la ABPM in maniera precisa.

Una ulteriore evidenza ex iuvantibus dell’importanza della misurazione pressoria nell’arco delle 24 ore è  stata fornita da una recente pubblicazione (Hermida RC – 2011 [1]), che ha dimostrato un ridotto rischio di eventi cardiovascolari conseguente alla somministrazione serale-notturna di almeno un farmaco ipertensivo.

Il contributo del nostro Gruppo di Studio vuole pertanto valorizzare il ruolo delle ABPM puntualizzandone le indicazioni, le modalità di esecuzione e l’analisi dei dati fornendo così un ulteriore supporto nella diagnosi e nel trattamento delle nefropatie croniche con ipertensione arteriosa.

Alessandro Balducci

Coordinatore  GdS Ipertensione Arteriosa